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Stop del T.A.R al " bullismo " Comunale ..." i pannelli fotovoltaici fanno ormai part


" la presenza di pannelli sulla sommità degli edifici non deve più essere percepita soltanto come un fattore di disturbo visivo, ma anche come un'evoluzione dello stile costruttivo accettata dall'ordinamento e dalla sensibilità collettiva, purché non sia modificato l'assetto esteriore complessivo dell'area circostante, paesisticamente vincolata (T.A.R. Catania, sez. I, 19 giugno 2017, n. 1459; T.A.R. Firenze, sez. I, 9 marzo 2017, n. 357; Cons. Stato, sez. VI 18 gennaio 2012 n. 1799)."

Si è espresso in questi termini il Tar Lombardia, che con la sentenza 496/2018 ha interpretato il concetto di compatibilità paesaggistica.

I pannelli fotovoltaici, sostiene il Tar, sono ormai considerati elementi normali del paesaggio. L’installazione per incompatibilità col vincolo paesaggistico può essere vietata solo nelle aree dichiarate non idonee dalla Regione, come i nuclei storici. Negli altri casi, sostiene il Tar Lombardia, il concetto di compatibilità dei pannelli va interpretato in modo più aperto ed elastico.

Spesso ci siamo imbattuti in tecnici di enti pubblici ostici e con una mentalità vecchia nei confronti degli impianti fotovoltaici, che spesso e senza nemmeno verificare il luogo di installazione hanno dato esito negativo alle richieste del cittadino appellandosi a motivazioni assurde e spesso senza le giuste competenze.

E' di poco tempo fa infatti la "scoperta imbarazzante" da parte di un azienda installatrice nostra partner che durante l'iter per la preparazione dei documenti necessari all'autorizzazione all'installazione di un impianto fotovoltaico , che il Comune e di conseguenza la Sovrintendenza richiedeva come da prassi la pratica di autorizzazione paesaggistica sebbene il cittadino risiedesse in un area non soggetta a tale restrizione, dopo l'entrata in vigore del DPR n. 31 del 13 febbraio 2017 che contiene il “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dell’ autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata " come avrebbero prima dovuto verificare tramite il sito internet di riferimento i tecnici comunaliwww.sitap.beniculturali.it .

Attualmente il nostro partner e il loro cliente sono in attesa di ricevere una risposta esaustiva e concreta alla PEC invita al Comune per chiarimenti.

Noi rimaniamo in attesa di aggiornamenti e ci auguriamo che i Comuni e le amministrazioni pubbliche inizino ad essere più elastici e realmente interessati non solo alle casse ma anche al bene comune e all'ambiente.

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